La teoria delle Onde di Elliott è tra le più conosciute e applicate nelle strategie di trading. Si tratta di indicatori ricavabili dal grafico di un titolo che ne prevedono con una certa accuratezza le fasi di sviluppo. Si tratta di una teoria che permette di calcolare indicatori di tendenza (come le trend line o le linee di supporto e resistenza) estremamente utili per comprendere l’influenza del fattore umano sui mercati finanziari.
Le onde di Elliott, infatti, permettono di prevedere sia nel macro che nel micro il pattern di variazione delle quotazioni.
Inventate negli anni ’30 da Ralph Nelson Elliott, si tratta di un indicatore la cui struttura si appoggia sui Rintracciamenti di Fibonacci e che sfrutta la progressione del famoso matematico medioevale per elaborare uno dei più affidabili e famosi modelli di comportamento dei titoli finanziari. Applicate con successo da allora, le onde di Elliott si prestano particolarmente ad una lettura dei mercati finanziari più tradizionali.
Vedremo insieme quali sono i vantaggi e i limiti delle Onde di Elliott. Ma prima di iniziare ricordiamo che gli screen e le immagini qui riportate sono riprese dall’eccellente piattaforma di trading di IQ Option, la quale permette di fare analisi di trading non solo con Onde di Elliott, ma anche con molti altri indicatori efficaci per capire come investire.
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Cosa sono le Onde di Elliott?
La teoria delle Onde di Elliott, tanto per analisi macroscopiche che microscopiche, si compone di cellule che si ripetono costantemente. Ogni cellula, detta “onda”, è composta da 8 movimenti e caratterizzata da un impulso, crescente o decrescente.
Il pattern fisso vuole che le cinque onde base, dette d’impulso, si susseguano costantemente, alternate al massimo da una correzione, e che al termine di queste vi sia una inversione di tendenza, anticipata da altre tre onde correttive.
Nello screen che ti proponiamo abbiamo analizzato il titolo EUR/USD grazie alla piattaforma IQ Option, uno dei migliori broker per fare analisi tecnica.
Come puoi ben vedere la suddivisione si ripete nel tempo, sia che si assista ad un ribasso che ad un rialzo del titolo. Questo perché la teoria delle Onde di Elliott mira a dare una formulazione rigorosa della psicologia di mercato:
- L’onda 1 è quella che dà inizio ad un nuovo ciclo: gli investitori iniziano a comprare e il titolo risponde agli stimoli, crescendo;
- L’onda 2 è la prima onda di assestamento: gli investitori iniziano a saldare le proprie posizioni avendo ottenuto un iniziale profitto. Si tratta dei movimenti speculativi che operano sul breve o brevissimo periodo;
- L’onda 3 dà ragione alla spinta rialzista del titolo, specialmente in seguito al fatto che gli investimenti strutturati su periodi più lunghi non sono ancora stati chiusi, e il titolo attira sempre più traders;
- L’onda 4 è il secondo movimento correttivo del ciclo, durante il quale vengono esauriti gli ulteriori investimenti speculativi ma il titolo continua a confermare il proprio trend positivo anche grazie all’affluenza di nuovi investitori, interessanti al ribasso momentaneo per inserirsi sul mercato;
- L’onda 5 è il momento conclusivo dell’impulso, quando il titolo esaudisce le richieste della maggior parte degli investitori e sia le posizioni speculative che quelle a lungo termine vengono chiuse;
- A seguire vi sono tre movimenti correttivi, detti “a”, “b”, “c”, che portano all’inversione di tendenza e aprono alla successiva fase ribassista o ad una nuova spinta al rialzo.
Nel grafico che abbiamo preso dalla piattaforma IQ Option puoi benissimo vedere come il periodo da noi scelto sia di un giorno. L’utilità delle Onde di Elliott sta nel fatto che si ripropongono sia in macro che in micro, come ti abbiamo detto. Impostando periodi più lunghi o più brevi troverai una medesima suddivisione delle fasi.
L’onda 1, ad esempio, elaborata sul periodo di un giorno, a sua volta, se si cambia il periodo da 1 giorno a 1 ora, mostra un pattern simile, come potrai vedere tu stesso dal prossimo screen.
Come puoi constatare, entro una sola onda, come in un frattale, si ripresenta la medesima struttura del ciclo, e questo sia per quanto riguarda periodi minori che periodi maggiori.
Come puoi ben vedere, l’onda 1 analizzata sopra (adesso cerchiata in blu), aumentando il periodo da 1 giorno ad una settimana, non è che una parte di un altro ciclo di Onde di Elliott.
Più precisamente, è l’inizio di un nuovo ciclo rialzista dopo quello ribassista dei mesi precedenti.
Ragionamento di base sulle onde di Elliot
Il ragionamento alla base delle Onde di Elliott sfrutta tre fattori: pattern, ratio e time.
- Pattern fa riferimento al grafico e corrisponde a ciò che ti abbiamo messo in evidenza prima, ovvero la forma a Zig Zag assunto dalle Onde;
- Time fa riferimento ai periodi presi in considerazione. Come ti abbiamo detto, le onde di Elliott sono rintracciabili sia con periodi lunghi che con periodi particolarmente brevi. La scelta su quale suddivisione in periodi adottare ricade esclusivamente sul tipo di operatività che vuoi mantenere: periodi brevi sono indicati per il trading online intra-day, periodi lunghi per strategie a lungo termine;
- Ratio, rapporto, ovvero la relazione tra i numeri, utile a misurare e tracciare le onde. Questo rapporto fa capo alla serie di Fibonacci.
La serie di Fibonacci stabilisce che:
- Il rapporto di ciascun numero con il successivo (ad esempio onda 1 con onda 2) si avvicina al numero aureo (1,618 o 61,8%), come vedrai nel paragrafo successivo;
- Il rapporto di un qualsiasi numero della serie con quello che si trova due posti a destra si avvicina al 38,2%;
- Il rapporto di un qualsiasi numero della serie con quello che si trova tre posti a destra si avvicina al 23,6%.
Come si calcolano le Onde di Elliott
Il calcolo delle Onde di Elliott si appoggia sugli indicatori di Fibonacci, ovvero di tutti quegli indicatori che hanno nella serie di Fibonacci e nel numero della sezione aurea (1.618 circa) la loro base teorica.
Calcolare le Onde di Elliott non è cosa semplice e non è alla portata di tutti, per questo piattaforme estremamente valide, come IQ Option, ti propongono l’indicatore Zig Zag (ZZ).
L’indicatore si fonda sugli strumenti elaborati a partire dalla serie di Fibonacci e, in base alla variazione sensibile del prezzo che imposti non appena utilizzi lo strumento, si presta ad investimenti per il breve o il lungo periodo.
Nello screen che ti proponiamo potrai vedere l’indicatore Zig Zag elaborato a partire dagli strumenti di Fibonacci per quanto riguarda le azioni Amazon.
In questo caso abbiamo impostato una variazione sensibile dell’8%. Per analisi mirate al breve periodo ti consigliamo di scegliere percentuali inferiori, tra il 5 e il 2%, in modo che l’indicatore Zig Zag ti possa risultare utile.
I numeri che vedi affiancati sono rispettivamente del Ventaglio e del Rintracciamento di Fibonacci, essenziali per ricavare l’onda 2 a partire dall’onda 1.
L’onda 3, 4 e 5 si ricavano poi impiegando la sezione aurea, l’altezza dell’onda, i valori minimi e massimi raggiunti.
In generale la regola è:
- Per la linea 2, il valore minimo compreso solitamente tra i valori 38.2 e 61.8 del Rintracciamento di Fibonacci;
- Per la linea 3, il valore massimo (che corrisponde al target minimo della crescita del titolo) è dato dall’altezza dell’onda 1, moltiplicata per il numero aureo (approssimato a 1,618). A ciò va ad aggiungersi il valore totale al bottom della linea 2;
- Il target naturale dell’onda 4 è compreso tra il 23,6 e il 38,2% dell’onda tre. Molto raramente si è arrivati al 50%, anche perché per questi valori vengono a crearsi alterazioni nella determinazione della successiva onda 5;
- Il massimo dell’onda 5 è dato dall’altezza dell’onda 1, moltiplicato per il doppio del numero aureo (approssimato a 3,236), a cui va sommato nuovamente l’altezza dell’onda 1. In questo modo si ottiene il target massimo del titolo.
Si tratta di calcoli che in apparenza sono semplici, ma pieni di insidie se non si è sufficientemente ferrati in materia. La notizia positiva è che sfruttando l’indicatore Zig Zag che ti viene fornito da IQ Option, non avrai bisogno di calcolare le Onde di Elliott.
Investire con le Onde di Elliott e gestione del rischio
Si tratta di uno strumento facile da impiegare: presentando un pattern prestabilito che descrive generalmente il comportamento dei titoli presenti sul mercato, le Onde di Elliott forniscono informazioni estremamente importanti per definire il tuo tipo di investimento.
Riprendiamo in considerazione il primo screen che ti abbiamo riportato:
In una situazione simile, una volta individuato l’onda 1 e l’onda 2, si potrà, ad esempio, aprire una posizione long che sfrutti l’onda 3 e che imposti uno Stop Loss all’origine del movimento, in corrispondenza del valore minimo dell’onda 2 o dell’onda 1.
Il Take Profit, invece, può essere impostato in corrispondenza del valore massimo dell’onda 3 o, sfruttando il movimento correttivo dell’onda 4, azzardare una posizione che cavalchi anche l’ultimo e maggiore impulso dell’onda 5.
Allo stesso modo, si può attendere la fine delle onde correttive per riprendere a investire sul titolo in attesa del nuovo impulso.
Nel frattempo ti abbiamo nominato due strumenti importantissimi a tua disposizione, senza i quali investire è semplicemente impensabile. Si tratta dello Stop Loss e del Take Profit.
Stop Loss: perché prevenire le perdite?
Pensare di iniziare ad investire ed evitare completamente di riscontrare perdite non è da ottimisti, ma da incoscienti.
Un buon trader sa benissimo che la cosa importante non è evitare di aprire posizioni che possono rivelarsi perdenti, ma fare in modo che quelle vincenti superino in numero e in quantità le altre.
Il modo per contenere le perdite entro i limiti che si è disposti ad affrontare è lo Stop Loss. Nel momento di aprire una posizione, definendo lo Stop Loss in occasione di un valore che il titolo potrebbe raggiungere, non appena questo accade la posizione verrà automaticamente chiusa, anche se non si è dinanzi allo schermo.
Se sei disposto a mettere a rischio massimo il 3% del tuo capitale, allora non ti resta che impostare lo Stop Loss in corrispondenza del valore che si associa a quella perdita. Senza questo strumento sai cosa succederebbe?
Nel malaugurato caso in cui il valore del titolo sul quale hai investito crolla, continuerai a perdere soldi fin quando non ti ricollegherai sulla piattaforma di trading.
Sai come ci si sente ad accedere, convinti di aver realizzato buoni profitti, e trovarsi in debito di decine di migliaia di euro?
Ti lasciamo immaginare!
Take Profit: il carpe diem del profitto
Il Take Profit è uno strumento fondamentale per impedire che la volatilità dei mercati finanziari possano trasformare i tuoi profitti in perdite.
Il problema fondamentale è che i mercati finanziari, contrariamente alle persone, non riposano mai.
Se non hai a disposizione dei buoni strumenti per assicurare il successo del tuo investimento, mentre starai riposando o ti starai dedicando ai tuoi hobbies, le fluttuazioni di mercato potrebbero trasformare quello che è un investimento perfetto in un disastro.
Con il Take Profit determini la soglia di profitto raggiungibile dal titolo su cui hai investito che soddisfa a pieno il tuo obiettivo. Una volta che il titolo avrà raggiunto quella quota, la tua posizione verrà automaticamente chiusa e i profitti ottenuti aggiunti al conto.
Ricordati sempre: l’ingordigia, specialmente se si sta investendo sui mercati finanziari, non porta mai a buoni risultati.
Limiti delle Onde di Elliott
Le Onde di Elliott presentano, nonostante la loro popolarità e quasi un secolo di onorato servizio, alcuni limiti.
Il problema viene riscontrato specialmente in corrispondenza di quei titoli che più di altri risentono dell’influenza delle moderne tecniche di trading online.
La psicologia di mercato rivela la sua efficacia unicamente se il fattore umano si rivela essere preponderante. Con la diffusione dei bot di trading, infatti, si è venuto a creare un cosiddetto “rumore di fondo”, derivato proprio da operazioni realizzate da operatori algoritmici.
Nel caso di titoli caratterizzati da forti rumori di fondo, le Onde di Elliott perdono un po’ della loro efficacia.
Alternative all’analisi tecnica
Se non sei mai stato particolarmente forte nell’analisi tecnica, si tratta di un aspetto degli investimenti che poco ti interessa o per il quale non sei per nulla portato, non devi disperarti.
IQ Option è una eccellente piattaforma, certificata e dalle offerte più che buone, ma, per tua fortuna, non è l’unica.
Di seguito ti proponiamo altri due broker top di gamma che ti permettono di trascurare le tue mancanze in tema di analisi tecnica e comunque realizzare investimenti di successo: stiamo parlando di Capital.com e eToro (qui per il sito).
Capital.com: i segnali di trading
Il servizio di segnali di trading è un’eccellente alternativa all’analisi tecnica: si tratta di previsioni, valutazioni e sintesi delle maggiori informazioni riguardanti un titolo da affiancare alla visione del grafico.
Questi segnali vengono comunicati quotidianamente dal broker tramite SMS, e-mail o in chat sulla piattaforma.
Grazie a questo strumento potrai evitare di ricorrere agli indicatori e a realizzare da solo una analisi sul titolo, trattandosi di informazioni aggiuntive particolarmente preziose.
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eToro: il Social Trading
eToro mette in campo un’altra soluzione originale per evitare di dover fare l’analisi tecnica.
Grazie al Social Trading, infatti, invece di perdere tempo in valutazioni e confronti incrociati di indicatori, potrai sbrigartela più facilmente copiando gli investimenti dei professionisti attivi sulla piattaforma. Prova i servizi di eToro, deposito minimo solo 100$!
In conclusione sulle onde di Elliot
In conclusione le Onde di Elliott sono uno degli indicatori più utili tra quelli disponibili: nonostante la loro validità per alcuni titoli sia stata alterata dall’introduzione dei bots di trading, per moltissimi altri resta ad essere lo stesso strumento fondamentale che è stato per quasi un secolo.
Come tutti gli strumenti, sapere come si calcola non significa doverlo fare: se sai quale sono le informazioni elaborate, riesci anche meglio a comprendere l’utilità dell’indicatore e quando risulta essere valido.
Nel caso delle Onde di Elliott e dell’indicatore Zig Zag, che da esse deriva, sono strumenti molto potenti per prevedere un trend e i suoi pattern di comportamento.
Che tu voglia impiegarli o meno, le piattaforme migliori per investire te le abbiamo dette: tutte e tre sono certificate dalla CySEC e autorizzate dall’ESMA a operare in Europa.
A questo punto non ci resta che augurarti buon trading e di consigliarti di mantenerti aggiornato su ogni guida che pubblicheremo, in modo da sapere tutto ciò che vi è da sapere su strumenti, aggiornamenti e strategie dei mercati finanziari.
Hai altri dubbi sulle Onde di Elliott? Ottimo, allora ti aiutiamo noi, lasciaci un commento oppure scrivici direttamente in privato qui:
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eMail: [email protected]
salve mi interessa sapere una analisi dettagliata delle onde di eliott sul mensile in che onda siamo, sul settimanale ,sul giornaliero, h4…se possibile mandarmi dettagli sui grafici…grazie..