Solo gli sciocchi possono negare che il trading online sia un settore particolarmente esposto ai rischi (evitabili con la strategia di trading adeguata).
Per quanto si possano realizzare previsioni di mercato anche molto accurate, che cercano di tener conto il più possibile degli eventuali imprevisti, ciò non è sempre possibile.
Per questo motivo non vi è alcuna strategia di trading di successo che non prenda in considerazione le tecniche di gestione del rischio che ti esporremo in questa guida.
Si tratta di tecniche che si avvalgono non solo degli strumenti che ti mettono a disposizione alcuni broker, come ad esempio eToro (visita il sito ufficiale qui).
La gestione del rischio comprende anche alcune piccole accortezze nel momento in cui si vanno a realizzare gli investimenti, in modo da esporsi sempre di meno e, tuttavia, puntare sempre di più al profitto.
Ma quali sono i migliori broker per applicare una corretta gestione del rischio? Eccoli tutti individuati in un pratico elenco:
- CySEC/ASIC
- 100$/€
- 100.000
- Trading automatico / Spread 0.0
- CySEC
- 100$
- 100.000€
- CopyTrader / Social Trading
- CySEC/FCA/SCB/ASIC/SCA
- 20$
- Illimitato
- Materiale educativo free
Indice di Sharpe: come valutare un investimento?
L’indice di Sharpe è uno degli indicatori del rapporto rischio/rendimento più utili e utilizzati.
Ideato nel 1966 dall’omonimo ideatore, William Sharpe, premio Nobel per l’economia nel 1990, il Sharpe Ratio permette di valutare, espresso in percentuale, il profitto aggiuntivo di un investimento. La formula è molto semplice:
SR=Rendimento dell’investimento-Rendimento Risk FreeVolatilità del rendimento dell’investimento
In questo modo, avendo a disposizione il Rendimento Annuale Netto e il Tasso sui titoli risk free (come ad esempio titoli governativi, etc.), si può calcolare precisamente il valore del Sharpe Ratio che si associa ad ogni operazione, puoi provare tu stesso sulla piattaforma di Capital.com.
Ad esempio, ponendo un Rendimento Risk Free su base annua del 3% e due casi:
- Investimento A: Rendimento annuo del 13% e volatilità del 10%;
- Investimento B: Rendimento annuo del 16% e volatilità del 14%;
Inizialmente si potrebbe essere tentati di propendere per l’Investimento B, ma procediamo con il Sharpe Ratio. Il calcolo, infatti, ci comunica che l’investimento A ha un rendimento aggiuntivo del 1%, mentre l’investimento B del 0,93% circa.
L’investimento A, di conseguenza, risulta essere più vantaggioso in termini di relazione tra rischio (volatilità) e rendimento aggiuntivo.
Gestione del rischio: diversificazione e ripartizione del capitale
Si tratta di due principi fondamentali: diversificazione e ripartizione del capitale sono il primo distinguo fondamentale tra un’operatività di successo e una, invece, totalmente fallimentare.
Per impedire che la tua attività di investimento assomigli pericolosamente ad una scommessa sportiva o ad un tavolo di poker, è essenziale che tu pensi al tuo capitale non più in termini di semplice denaro da spendere quanto, piuttosto, di una complessa struttura spazio-temporale.
Intendiamoci: solitamente si pensa ai soldi come a un mezzo per effettuare scambi. Spendi soldi e compri ciò che desideri.
Nel campo degli investimenti finanziari, invece, il denaro non è affatto un mezzo di scambio ma il protagonista assoluto. Vuoi sapere di cosa stiamo parlando?
Vai su eToro attraverso clic a questo link e osserva le operazioni dei principali investitori: nessuno di loro acquista ciò che desidera, ma ciò che porta profitti.
Per lo più non acquistano o vendono solo un titolo, ma distribuiscono parte del loro capitale su più asset. Questa è la diversificazione e ripartizione del capitale.
Diversificazione del capitale: accorgimenti
Se stai per operare una diversificazione del capitale, vi sono alcuni accorgimenti da fare in base alla quantità di denaro a tua disposizione.
Prendi come esempio Capital.com: sulla piattaforma puoi iniziare a operare con un deposito minimo di 250€, e puoi operare su Micro Lotti, il che comporta che per aprire una posizione ti sono necessari almeno 33,33€.
Come diversificare il tuo capitale in questa circostanza?
Specialmente se si tiene conto che una delle regole fondamentali circa la diversificazione del capitale è quella di non investire più del 5% del proprio capitale su una singola operazione, questo comporterebbe che il deposito ottimale da realizzare sulla piattaforma sarebbe di 3333€.
Se questo non fosse possibile (si tratta, del resto, di un capitale che, stando agli standard del trading online, è più che modesto), allora il suggerimento è quello di valutare il tutto sulla base della propria disponibilità.
Se si parte da un deposito minimo di 250€, le operazioni che possono essere eseguite su Capital.com sono circa 7. In questo caso la cosa migliore è di non investire più della metà del proprio capitale simultaneamente, e di scegliere comunque operazioni che presentano uno Sharpe Ratio relativamente elevato.
Conservare in passivo la metà del proprio capitale, infatti, permetterà di eseguire fondamentali operazioni correttive di micro-managing del proprio investimento.
Ripartizione del capitale: cosa comporta?
La ripartizione del capitale è fondamentale per realizzare quelle operazioni di micro-managing del proprio investimento a cui abbiamo accennato prima.
La gestione del rischio non si interrompe nel momento in cui esegui tutte le verifiche prima di realizzare un investimento: dopo averlo realizzato, infatti, bisogna sempre riservare del capitale per eventuali operazioni correttive.
Lo stesso investimento, inoltre, specialmente se realizzato sul lungo termine, necessita di essere organizzato in maniera tale che si possano eseguire micro operazioni.
Una cosa estremamente importante, ad esempio, è la ripartizione della posizione stessa in più segmenti che possono essere chiusi in diversi momenti.
Mettiamo, ad esempio, che hai investito in azioni Amazon su Capital.com (clicca qui): hai, infatti, previsto che le azioni Amazon stanno per affrontare un trend rialzista.
In questo caso, è buona abitudine liquidare solo una parte del proprio investimento in seguito al primo impulso rialzista (una percentuale che varia in base all’entità del rialzo stesso, ma è solitamente superiore al 50%).
Dopo il primo rialzo, infatti, i titoli finanziari tendono ad affrontare un breve movimento correttivo per poi continuare a crescere.
Liquidando solo una parte della propria posizione, infatti, ti garantirai una base di profitto sicura, anche a fronte del rischio di future perdite.
Il resto della posizione può essere liquidata a scaglioni in corrispondenza dei vari obiettivi di prezzo individuati dai vari indicatori che hai impiegato per l’analisi tecnica.
In questo modo al profitto iniziale andranno a sommarsi i profitti successivi, rendendo la tua operatività di gran lunga più efficiente.
Strumenti di gestione del rischio: Take Profit e Stop Loss
Oltre alle tecniche che ti abbiamo elencato, esistono due strumenti fondamentali per operare sui mercati finanziari, che ti permetteranno una più facile gestione del tuo portafogli.
Si tratta del Take Profit e dello Stop Loss, che potrai impiegare gratuitamente aprendo un account con eToro (clicca qui).
Questi due strumenti permettono all’investimento di chiudersi in automatico, anche se al momento non sei connesso sulla piattaforma, non appena il titolo sul quale hai operato raggiunge uno dei due valori limite del tuo investimento.
Questi due valori sono, rispettivamente, quello che corrisponde alle perdite massime che sei disposto ad affrontare e quello che, invece, corrisponde al profitto che ti aspetti dal tuo investimento. Analizziamoli entrambi nel dettaglio:
Stop Loss: perché così importante?
Se operi con delle piattaforme regolamentate da enti europei, come Capital.com o eToro, puoi star tranquillo che qualsiasi investimento non ti porterà mai a perdite maggiori della metà del capitale necessario ad aprire quella particolare posizione.
In Europa, infatti, il margine di mantenimento di una posizione è l’esatta metà del margine iniziale richiesto per aprire quella stessa posizione.
Per intenderci, se hai investito in azioni Amazon su Capital.com partendo dalla cifra minima richiesta (33,33€), puoi star sicuro che di questi soldi solo 16,67€ sono effettivamente a rischio.
Se, tuttavia, sei disposto ad accettare che questo investimento ti possa portare a redite al massimo di 5€, non devi fare altro che impostare uno Stop Loss in corrispondenza del valore del titolo che ti porta ad una simile perdita.
Che tu stia dormendo, sia in giro a festeggiare o abbia altri impegni di ogni sorta, se le azioni Amazon toccano la quotazione da te indicata con lo Stop Loss, l’investimento verrà automaticamente chiuso.
Take Profit: prevenire è meglio che curare
Il Take Profit potrebbe apparire uno strumento inutile all’inizio: perché porre dei limiti ai profitti che si possono registrare?
Ebbene, basta dare un’occhiata a qualsiasi grafico di un titolo finanziario per capirne l’importanza. Mettiamo che sei interessato a investire sui Bitcoin con eToro: attraverso un’analisi tecnica del titolo ne prevedi l’imminente rialzo.
Apri, dunque, una posizione di acquisto sui Bitcoin (in gergo tecnico, una posizione long). Ebbene, dopo aver registrato il rialzo da te previsto, i Bitcoin, da sempre un titolo particolarmente voltile, registra una immediata inversione di trend.
Risultato?
Da una previsione fondamentalmente corretta ne sono derivate delle perdite!
Il Take Profit serve a eliminare questo tipo di rischi: con questo strumento puoi impostare un valore target del tuo investimento. Non appena il titolo su cui hai investito taglia questo traguardo, eToro chiuderà automaticamente la posizione e ti accrediterà i profitti ricavati.
Impostando vari traguardi del Take Profit, inoltre, puoi automaticamente impostare una ripartizione efficace del capitale da destinare al singolo investimento.
Investire con la gestione del rischio: eToro e Capital.com
Ti sei chiesto perché nella guida non abbiamo fatto altro che parlare di eToro e Capital.com?
Ebbene, si tratta non solo di piattaforme su cui operiamo da anni, e con i cui strumenti ormai abbiamo estrema familiarità. eToro e Capital.com sono anche le piattaforme che ti consigliamo nel caso in cui tu decidessi di investire applicando le tecniche e gli strumenti di gestione del rischio.
Vediamo perché.
eToro: imparare (e copiare) dagli esperti
Specialmente nel campo del trading online, avere un paragone pratico da tenere a mente e al quale fare riferimento è importante.
Ti consigliamo in particolare eToro per questo motivo: grazie al Social Trading, infatti, potrai consultare le strategie e la gestione del rischio realizzata dai maggiori esperti che operano sulla piattaforma.
Non si tratta di staff specializzato ma degli utenti come te che interagiscono sulla sezione “Social” di eToro.
All’evenienza potrai anche copiarne le operazioni, in modo da ricavare i medesimi profitti che ricavano loro, in modo da trarre tutti i vantaggi da una buona gestione dei rischi.
Tra i principali assi che il broker nasconde nelle proprie maniche, vi sono offerte particolarmente ottimizzate per investire in Bitcoin, un ottimo titolo per mettere in pratica ciò che hai appreso sulla gestione del rischio.
Senza una buona gestione del rischio, infatti, operare sui Bitcoin è decisamente impossibile.
Impara a gestire il rischio per investire in Bitcoin con l’offerta di eToro e clicca qui
Capital.com: gestire il rischio con i segnali di Trading Central
Capital.com (qui per visitare il suo sito ufficiale) è una piattaforma che ti consigliamo in particolar modo perché ti mette a disposizione, gratuitamente, i segnali di trading di Trading Central, società leader mondiale nell’analisi finanziaria.
I segnali di Trading Central, oltre a presentare costi proibitivi se acquistati direttamente alla fonte, ti permettono di avere già a disposizione delle ottime linee guida per individuare gli estremi limite del tuo investimento e impostare in pochi secondi uno Stop Loss e un Take Profit validi.
Abbiamo, inoltre, accennato a Capital.com in riferimento alle azioni Amazon. Ebbene, il broker presenta un’offerta particolarmente ottimizzata per operare su questo titolo: news, segnali e aggiornamenti sulle azioni della più grande società di e-commerce al mondo rendono la valutazione del titolo estremamente semplice e accurata.
Vuoi investire sulla società di uno degli uomini più ricchi del pianeta? Registrati su Capital.com per operare sulle azioni Amazon
Gestione del rischio: in conclusione
Il tema della gestione del rischio di un investimento è un tema complesso. Noi ti abbiamo elencato le principali tecniche e gli strumenti fondamentali per riuscirci, ma si tratta di un aspetto che sta a te determinare.
In base al tipo di trader che vuoi diventare, al capitale a tua disposizione e ai titoli su cui andrai ad operare, infatti, alcune tecniche ti saranno più utili di altre. Si tratta di un aspetto degli investimenti che si impara col tempo e con molta pratica.
A tal proposito, se deciderai di operare con le piattaforme che ti abbiamo indicato, potrai sfruttare non solo le tecniche che ti abbiamo indicato, ma potrai farlo nel migliore dei modi.
Oltre alle soluzioni particolari per il trading vero e proprio, sia eToro che Capital.com, infatti, ti mettono a disposizione un ottimo account demo con cui fare pratica.
Impiegare l’account demo, di per sé, è già una valida tecnica di gestione del rischio in quanto ti permette di apprendere e padroneggiare tutti gli aspetti del trading online senza rischiare nulla. Un ottimo modo per iniziare a investire.